giovedì 16 febbraio 2012

TANTRA DESENZANO- LA TRADIZIONE DELLO SHIVAISMO

A seguito della scoperta dei reperti archeologici di Mohenjo Daro e Harappa appartenenti alla civiltà della valle dell’Indo avvenuti nei primi anni del XX secolo, lo shivaismo viene attualmente considerato il più antico cammino spirituale del mondo, risalente ad un periodo compreso tra il 3300 e il 1300 A.C.
Nella tradizione Indù, Shiva rappresenta l’ipostasi di Dio che si manifesta quale Grande Iniziatore o Grande Salvatore degli esseri limitati ed ignoranti. Ogni sincera aspirazione verso lo stato di liberazione spirituale è rivolta, di fatto, a questo aspetto salvifico di Dio. L’immagine di Shiva è strettamente correlata alla manifestazione della Grazia Divina, indispensabile per il raggiungimento dello stato di liberazione spirituale, motivo per il quale si può affermare che lo shivaismo è presente in ogni via spirituale autentica seppur con diversi nomi e rappresentazioni.
tradizione_dello_shivaismo-shiva natarajaDei sei “filoni” dello shivaismo, tre risultano essere i più importanti: il VIRA-SHAIVA, diffuso prevalentemente nella zona centrale dell’India; lo SHIVA-SIDDHANTA nel sud, e l’ADVAITA-SHIVA, la forma più pura ed elevata di shivaismo, nel Kashmir, a nord dell’India.
Come molte antiche tradizioni spirituali, lo shivaismo kashmiriano fu per molti secoli tramandato oralmente da Maestro a discepolo. La prima opera scritta, lo Shiva Sutra è attribuita al saggio Vasugupta, (presumibilmente vissuto tra la fine del VIII secolo e l’inizio del IX secolo d.C.). In quest’opera, composta da aforismi apparentemente ermetici, sono descritte le tre vie  fondamentali che conducono il discepolo alla liberazione spirituale. Esse sono: Shambavopaya la via di Shiva, Shaktopaya la via di Shakti e Anavopaya la via dell’essere limitato.
Vasugupta afferma di essere solo il trascrittore dello Shiva Sutra, i cui 77 aforismi gli sono apparsi incisi su una roccia, indicatagli da Shiva stesso in sogno.